Sono arrivata ieri. L’odore del gelsomino mi segue a ogni angolo. Vorrei dirti che qui non mi piace, che sto già pensando di tornare, ma non è vero. Qui tutto è prepotente e non si preoccupa di esagerare. Qui sento che è già in atto la resurrezione.
Tag: pensieri
A porte chiuse
Un bicchiere di rosso,
anche due
guardo le tue gambe vicino alle mie;
ridi, sorrido, uno sguardo al cellulare:
mi annoio o mi diverto?
Non riesco a capire
Cicale
Salutandolo, gli hai detto “Ci vediamo”. Perché?
Se solo
Se solo il pensiero di te
lo potessi toccare
lo potessi afferrare.
Capitolo 5 – Verdemare
Il colpevole di tutti i suoi mali ero diventato io. Io, che ero rimasto.
Luana
Carlo si voltò a guardarla, lì sulla porta, e sorrise. Le caviglie ancora sottili e bellissime, il busto che con gli anni si era ingrossato un po’, le rughe intorno agli occhi che la facevano sembrare saggia, gli zigomi alti. Era ancora lei, Luana.
Anche se non te l’ho detto mai
Ti ho vista stringere i pugni e attraversare l’uscita con le spalle quasi a terra. Non ti ho seguita né ti ho fermata; non ho impedito che quel momento diventasse un brutto ricordo con un bel finale: ho lasciato che restasse ferita e cicatrice senza benda (la mia benda, amore, quella che un padre è tenuto a mettere sulle ginocchia sbucciate della sua bambina).
Lettera all’amico mai avuto
Caro amico che non ho,
Sono gli anni più brutti della mia vita. Mi rendo conto solo ora di tutto il tempo perso a fuggire l’esperienza.
La 312
Quindi è questa. La 312. Bagno privato, vista sul cortile interno. È carina. Luminosa, pulita, confortevole. Pensavo che avrei provato una sensazione sgradevole entrandoci, e invece non provo niente. Che strano.
Tutto bene
Afferri i biscotti e mi parli di come hai trovato in forma la zia, l’ultima volta che le hai fatto visita. Scegli le mele, le mani inguantate e nervose, e mi dici che Paolo ti ha invitato a cena domani sera: sei contenta, ma hai un po’ paura.
Una donna
Una donna giaceva nuda sul letto. C’era stato qualcosa in quella stanza, ma non sapeva come chiamarlo.
Un uomo si alzò e cominciò a rivestirsi. C’era stato qualcosa in quella stanza, ma non si preoccupava di sapere cos’era.
Non-amante
Non parlare, non ancora. Conosco la ferita dei non amati. La covo da anni dentro di me, con perversa gelosia.