
FIDUCIA – dell’aspettare con gioia
Stanza segreta, terza luna
Sarò il sonno della tigre, la tua rosa di sabbia. So che rischi la morte solo per me: che la forza ti sia sangue, il coraggio destriero, la tenacia scimitarra. Non dubitare di me: io sono lo scrigno e tu la chiave, la sola possibile. Le mie meraviglie sono tue.

DUBBIO – del non sapere se aspettare ancora
Stanza segreta, tredicesima luna
Manchi da tanto e l’attesa vacilla. Dove sei? M’aggrappo al profumo del tuo dono fiorito, tenace e vermiglio come desiderio: lo tengo in vita per il tuo ritorno, Inshallah. Sono giorni di pece, il tempo è un aguzzino feroce. Rendimi libera.

LUTTO – del soffrire
Stanza segreta, trentesima luna
L’amore è una stella morente. Anche il fiore ha perso vigore: scolora col tuo volto nella memoria. Ho perso la ragione, le ragioni: di aspettare, di coltivare questa scarlatta speranza. Ti pensavo oasi nel nulla, ma il deserto sei tu. Perché?

RINASCITA – dello smettere di aspettare
Stanza segreta, trecentesima luna
Kemal, dolce amico, mio amore sfinito, questo è un addio. Mesi di pianto mi hanno insegnato: non esiste felicità lasciata in sospeso. La rosa nel deserto è bellezza derelitta. Io sono la chiave per aprire il mio scrigno. Esco sotto il cielo: ora, il silenzio non cova paura.
Tulipa

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